EMERGENZA SANITARIA COVID-19, OBBLIGHI DI AZIENDE E LAVORATORI
10/03/2020

EMERGENZA SANITARIA COVID-19, OBBLIGHI DI AZIENDE E LAVORATORI

Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria senza precedenti e come tale abbiamo il dovere di rispettare in modo assoluto quanto indicato. Il rispetto di tali norme, anche se limitative delle libertà civili, sono un atto dovuto nei confronti della società in cui viviamo e di chi si sta prodigando con enormi sacrifici per la tutela della salute pubblica. 
 
Per questo siamo chiamati singolarmente a dare prova di solidarietà e civiltà. È bene ricordare che se queste semplici regole non verranno rispettate dalla totalità della società, il numero di infetti aumenterà ancora e le strutture sanitarie, già messe a dura prova, non saranno più in grado di sostenere le cure necessarie. 
 
A seguito della pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 marzo 2020, invitiamo quindi tutte le aziende e tutti i lavoratori a rispettare scrupolosamente le principali misure di prevenzione del rischio. 
 
IN MERITO AI CONTROLLI SUGLI SPOSTAMENTI VI ALLEGHIAMO IL MODULO DA COMPILARE E PORTARE CON SE (lo trovate in fondo alla news). 
 

Azioni di prevenzione tecniche e organizzative

Per i datori di lavoro

  • informazione a tutti i lavoratori in merito al rischio, mediante diffusione capillare dell’opuscolo (allegato 1) che trovi in allegato;
  • affissione, in uno o più punti visibili della sede di lavoro, nonché nei servizi igienici e nelle mense e/o zone ristoro, del “decalogo” estraibile dall’allegato 1. Tale manifesto dovrà essere sostituito quando dovesse essere emesso un similare ritenuto dalle autorità più aggiornato o più completo;
  • affissione, nei servizi igienici aziendali, nei pressi dei lavamani, nonché nelle mense e/o zone ristoro ove siano presenti lavandini, delle istruzioni grafiche per il lavaggio delle mani (allegato 2);
  • stretto controllo sugli accessi esterni (intesi come fornitori e/o appaltatori), per la limitazione al minimo dei contatti con i propri lavoratori. Utilizzare risorse esterne, come i consulenti, preferibilmente in via telematica. Privilegiare modalità di collegamento da remoto per le riunioni;
  • si raccomanda di promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dalle norme per l’applicazione del lavoro agile;
  • posticipare tutti i viaggi non strettamente indispensabili in Cina e negli altri Paesi ad alta diffusione del contagio, come la Corea del Sud e l’Iran. Per le trasferte in altre destinazioni, vista la situazione in continua evoluzione, consultare sempre “Viaggiare sicuri”, il sito Web dell’Unità di crisi della Farnesina;
  • qualora possibile in base alla mansione, adottare misure di home-working (tele-lavoro) e limitare al minimo indispensabile di attività di front office nei confronti di utenti esterni;
  • attuazione delle misure di distanziamento sociale, quali abolizione di meeting che prevedono la presenza di assembramenti in una stanza o in un locale;
  • incrementare la frequenza della pulizia delle superfici e degli oggetti condivisi: i Covid-19 possono essere eliminati dopo 1 minuto se si disinfettano le superfici con etanolo 62-71% o perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5% o ipoclorito di sodio allo 0,1%;
  • garantire sempre un adeguato ricambio di aria nei locali condivisi;
  • preferibilmente adottare cestini per la carta nei servizi igienici (per fazzoletti e asciugamani “usa e getta”) con coperchio di chiusura a pedale;
  • allontanamento immediato dal lavoro di qualunque lavoratore manifesti sintomi ascrivibili a quelli del Covid-19 e interdizione per lo stesso al rientro al lavoro fino ad accertata negatività rispetto al virus o a completa guarigione e segnalazione alla ASL competente per territorio;
  • dotazione di dispenser distributori di igienizzante alcoolico per le mani agli ingressi aziendali, con cartello indicante la necessità di disinfezione delle mani all’ingresso presso la sede di lavoro (valido anche per l’ingresso di utenti esterni);
  • un’attenta e puntuale valutazione delle eventuali ulteriori azioni da mettere in atto per lavoratori appartenenti a fasce di popolazione sensibili rispetto al rischio (minori, lavoratori oltre i 60 anni, lavoratori con nota immunodeficienza o che la dichiarino per la prima volta, avvalorandola con atti);
  • rientrano nella categoria delle fasce sensibili anche le donne in stato di gravidanza, pur non essendoci ad oggi alcuna informazione di letteratura che indichi l’incidenza del virus sul feto (fonte: rivista medico scientifica inglese “The Lancet”);
  • dotazione di disinfettanti per superfici a base alcoolica e panni di carta usa e getta per le postazioni/uffici destinati ad accogliere utenti esterni;
  • considerata l’elevata propagazione del virus e la gravità della patologia ad esso correlata, si raccomanda la redazione/revisione della Valutazione del Rischio Biologico ai sensi del Titolo IX del D.Lgs. 81/08.
 

Per i lavoratori

  • Evitare qualunque tipo di spostamento se non per esigenze comprovate di lavoro, per situazioni di necessità e motivi di salute;
  • oltre al lavaggio delle mani a inizio e fine turno di lavoro con soluzioni idroalcoliche (igienizzanti) lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Il lavaggio deve essere accurato per almeno 60 secondi, seguendo le indicazioni riportate in allegato 2. Utilizzare asciugamani e fazzoletti di carta “usa e getta”;
  • evitare il contatto ravvicinato con le altre persone, soprattutto se mostrano sintomi di malattie respiratorie (tosse e starnuti). Mantenere sempre la distanza di almeno un metro;
  • evitare di toccarsi la faccia (naso, occhi, bocca) con le mani, se non appena lavate / igienizzate;
  • starnutire o tossire o con il gomito flesso o in un fazzoletto di carta usa e getta e gettarli immediatamente in un cestino con coperchio di chiusura;
  • evitare momenti di aggregazione quali la pausa caffè nelle aree ristoro o i pranzi in comune;
  • non bere dai bicchierini altrui (caffè e altro) o da bottigliette non proprie;
  • se si avvertono i primi sintomi quali difficoltà respiratoria e stato febbrile superiore a 37,5° è fortemente raccomandato rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
  • per coloro che sono sottoposti alla misura della quarantena o risultati positivi al virus, è fatto divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione o domicilio;
 

Inoltre se:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
  • una persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che ha viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto di COVID-19
è già stata posta da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica (DSP), Servizio di Igiene Pubblica, la misura della quarantena con sorveglianza attiva per 14 giorni.
 

Il lavoratore, in questi casi, è tenuto a comunicare il proprio nominativo indirizzo e numero di telefono al numero verde regionale 800033033 oppure al numero 0522/339000 corrispondente al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Reggio Emilia, segnalando il proprio stato di “contatto stretto”.