Protocollo aggiornamento: mascherine obbligatorie al lavoro?

È stato approvato il cosiddetto “Protocollo aggiornamento” che riguarda le misure anti-Covid. Alla luce dell’innalzamento del numero dei casi positivi delle ultime settimane, viene raccomandato l’utilizzo delle mascherine per i lavoratori privati. Inoltre, si sottolinea l’importanza di fare attenzione a tutti quei “lavoratori fragili” tutelandoli il più possibile rispetto a un eventuale possibilità di contagio.

Ma come devono comportarsi quindi i datori di lavoro e i lavoratori a riguardo? Esiste un vero e proprio obbligo di utilizzo delle mascherine? Vediamo nel dettaglio cosa cambia con questo aggiornamento.

Cosa dice il Protocollo aggiornamento sulle mascherine nei luoghi di lavoro

In sostanza, è raccomandato l’utilizzo delle mascherine Ffp2 in particolari contesti lavorativi e a tutela dei lavoratori fragili, ma non c’è nessun obbligo a riguardo. A prevederlo è il già citato Protocollo aggiornamento delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro reso noto dal Ministero del Lavoro dopo il confronto con ministero della Salute, Mise, Inail e parti sociali.

"L'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti Ffp2 è un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di 1 metro".

Come organizzarsi in azienda

Per quanto riguarda datori di lavoro e lavoratori, non è quindi obbligatorio indossare le mascherine Ffp2, ma è fortemente consigliato. Per agevolare l’utilizzo dei dispositivi è previsto che il datore di lavoro “assicuri la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l'utilizzo”.

Inoltre, il datore di lavoro, "su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili".

Queste misure di prevenzione specificate nel Protocollo tengono conto dell’evoluzione della situazione pandemica e il Ministero della Sanità ci tiene a ribadire che si tratta di “una semplificazione importante del quadro di regole ma non è un liberi tutti, considerata l'impennata dei contagi di questi giorni".

Le misure di prevenzione "riguardano le informazioni, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19 le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell'aria, le precauzioni igieniche personali, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell'entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili. Centrale è il ruolo dei comitati aziendali per l'applicazione e la verifica delle regole prevenzione".

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